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Home Avventure Come diventare una Guida Escursionistica Come diventare una Guida Escursionistica – 2

Come diventare una Guida Escursionistica - parte 2

Incontriamo Steve a colazione il terzo giorno. Stranamente non ci sono le salsicce, devo ripiegare su una doppia dose di pane e marmellata.
Ci saluta e poi dà a ciascuno una banconota di 5 sterline. Guardo perplesso la faccia della Regina. E questa?
“Il cibo per le due notti di bivacco. Strada facendo ci fermeremo in un supermercato”. Un discount, voglio sperare.

È una giornata splendida, come se ne vedono di rado in queste isole: l’aria fredda, il cielo terso, l’erba ancora bruna per l’inverno. Chiazze di neve ancora qua e là, non c’è un’anima in giro.
È anche un’altra giornata di orientamento, stima dei tempi e delle distanze, gestione del gruppo, domande sparate qua e là quando meno ce le aspettiamo.

Ci fermiamo vicino a un lago (vero, stavolta) dove sistemiamo il primo campo.
L’occhio attento di Steve esamina ogni dettaglio delle tende, del materiale che abbiamo scelto, dei fornelli e delle provviste che abbiamo comprato con i generosi fondi messi a nostra disposizione. Ogni minimo movimento è oggetto di valutazione.
Ceniamo e ci riposiamo un po’ nei sacchi a pelo.

Il terzo giorno
Il terzo giorno

Verso mezzanotte siamo pronti per la navigazione notturna.

“Qui” mi dice Steve. Guardo il suo dito sulla mappa: praticamente all’altro capo dell’universo. La notte diventa di un buio impossibile, le montagne si sono chiaramente spostate e ogni minimo rilievo del terreno appare ingigantito nel cono di luce della torcia frontale. E -siamo pure sempre in Galles- piove.
Vado avanti, Steve un passo dietro di me. Cerco di ignorare la pressione psicologica. È chiaramente impossibile.
Mi fermo esattamente nel punto indicato; la mossa successiva è quella di pasticciare con la bussola per mostrare a Steve l’azimut di conferma preso lungo un torrente. Cerco di sprofondare nel terreno, ma non mi riesce neanche quello.
“Bene, grazie”.
Figurati.

Il giorno successivo si ripete come i precedenti: ormai viviamo fra bussole, curve di livello, scenari di emergenza, domande su muschi e licheni, rocce e dinamiche di gruppo. L’ansia da prestazione è ormai un’abitudine.
Raggiungiamo la base di una parete rocciosa.
“Bene, Lorenzo, noi siamo un gruppo di bambini di 5-6 anni. E tu…”
Io cosa?
“…Tu ci porterai là sopra”.

Là sopra? È un trabocchetto, ovvio. Ci avviamo per un percorso innocuo che evita completamente la parete: voglio dire, se siete bambini…
“Non possiamo passare di là, c’è un abisso senza fondo invalicabile”.
“Ma Steve, veramente io vedo un meraviglioso e sicuro pendio erboso molto più adatto a un gruppo di bambini di queste roccette”.
“Guarda meglio. C’è un abisso immenso, non senti l’ululato del vento e delle anime dei dannati che salgono fin dalle viscere della terra?”

Per divertenti roccette...
Per divertenti roccette...

Ho capito. Vuole che mi impicchi con le mie mani. Ma non mi avrà.
“Mmm, ok. Beh, allora la cosa più saggia da fare è tornare indietro. Voglio dire, mica posso portare deliberatamente un gruppo di bambini su per queste rocce. Non sarebbe sicuro. Valutazione dinamica del rischio e blablabla”.
“Giusto, giusto. Però guarda, per tornare indietro sono due settimane di marcia nel deserto senza acqua né viveri, mentre c’è un pullman che vi aspetta sulla strada mezz’ora più avanti. Oltre le roccette”.
Ha vinto lui.

Ci arrampichiamo fra le roccette, sotto la mia sorveglianza attiva ed enfatica.
“Aspetta un momento”
E ora cosa vuole.
“Josh ha paura”.
Gardo Josh con un sorriso omicida: “Tutto bene, Josh, vero?”
“Ehm… Si, certo, sto bene. Benissimo. Tutto bene, grazie Loz”. Bravo Josh.
“Josh. Sei terrorizzato. Credimi” insiste Steve. “Sei così spaventato che non riesci a proseguire”.
Prendi la corda. Tieni d’occhio Josh. Tieni d’occhio il gruppo. Parla con gli altri. Tieni stretto Josh. Spiegagli cosa stai facendo. Josh, dove vai: di qua. Lascia Josh in un posto sicuro. Torna dagli altri. Non perdere di vista Josh. Torna su.
“Bene, grazie”.
Ci mancherebbe.

“Sally, adesso tu”.

"Sally, adesso tu"
"Sally, adesso tu"
'Bene, grazie'
'Bene, grazie'

Raggiungiamo il secondo campo, prepariamo le tende cercando di non pensare all’imminente sessione di navigazione notturna.
No, non ce n’è bisogno dice Steve. Ha già visto abbastanza.
Abbastanza… per cosa?

Saliamo tutti e quattro su una piccola cima sopra il campo. Valli e colline si inseguono fino all’orizzonte. In lontananza le case grigie di Blaenau Ffestiniog con le sue miniere di ardesia. Il cielo del Galles diventa rosso, poi nero. Piccoli punti luminosi si accendono dove prima vedevamo villaggi lontani.
Parliamo poco nel vento freddo, siamo tutti abbastanza bolliti.

Passo la notte inseguendo curve di livello e aghi magnetici. Non ne azzecco uno.
Il giorno dopo siamo di ritorno al centro. Buttiamo gli zaini in un angolo, agguantiamo compulsivamente una tazza di tè bollente e aspettiamo accampati sui vecchi divani.
E aspettiamo.

Henry e Steve compaiono, lavati e rilassati, dopo un’eternità e un pezzetto.
Ci spiegano in dettaglio i criteri di valutazione, le loro responsabilità, le nostre. Si prendono il loro tempo: malvagità allo stato puro.
Ci chiameranno uno per volta nella stanza accanto per discutere individualmente il risultato dell’esame.

Sally è la prima: bene, ma deve accumulare ancora un po’ di escursioni. Con quelle avrà il titolo di Mountain Leader.
Claire esce con un sorriso che va da orecchio a orecchio. Ci saluta scintillante e scompare.
Poi è il turno di Josh. Esce in silenzio, mi stringe la mano con un’espressione seria. Non una parola.

“Lorenzo, vieni” dice Steve.

The End
The End

(*) Quella di “Montain Leader” è la principale qualifica professionale per l’accompagnamento escursionistico nelle isole britanniche.
Ci sono delle differenze (ad esempio l’uso della corda) rispetto alle analoghe qualifiche italiane, per la diversità di ambiente, di approccio all’escursionismo, di normative.
Però secondo me le caratteristiche essenziali dell’escursionismo sono le stesse ovunque lo si pratichi. E anche la tensione da esame!

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